LE ORIGINI DELLE ARTI MARZIALI E DEL KARATE... ED UNA MIA RIFLESSIONE
E' difficile stabilire con esattezza un itinerario dei vari metodi di combattimento fino ad arrivare al KARATE. Con la nascita dell'uomo nacque anche la necessità di elaborare un sistema di difesa con o senza armi che gli permettesse di sopravvivere ; per armi intendiamo attrezzi di lavoro che si usavano ogni giorno.
Nel corso dei secoli, le arti marziali subirono diversi cambiamenti tanto nel nome quanto nella forma. Intorno al 1930 nell'isola di OKINAWA alcune forme di lotta vennero chiamate "KARATE" e, passando per il GIAPPONE, si diffusero in tutto il mondo.
Oggi esistono molti stili di karate e le varie scuole fanno distinzione tra: KATA ( forme ) e KUMITE (combattimento) che sono "rami dello stesso albero". Dette scuole, però, insegnano solo alcune tecniche per gareggiare trascurando il 90% del karate; altre, invece, insegnano la violenza per motivi commerciali.
La mia esperienza però mi insegna che non esiste uno stile o un'arte marziale migliore di un'altra, ma ciò che rileva è la preparazione psico-fisica di un' atleta; inoltre è utile sapere che le arti marziali possono essere praticate sia dai bambini che dagli anziani. Ci sono dei “ maestri “ che, se pur conoscendo alla perfezione lo svolgimento delle gare, tuttavia non vi hanno mai partecipato: pertanto tali soggetti non possono sapere cosa si prova in un combattimento, e parlano di difesa personale senza essersi mai trovati in una rissa da strada.
"In palestra il maestro non si tocca": ebbene questi “ maestri “ sono a mio avviso dei perfetti oratori ed ottimi commercianti.
Nel corso dei secoli, le arti marziali subirono diversi cambiamenti tanto nel nome quanto nella forma. Intorno al 1930 nell'isola di OKINAWA alcune forme di lotta vennero chiamate "KARATE" e, passando per il GIAPPONE, si diffusero in tutto il mondo.
Oggi esistono molti stili di karate e le varie scuole fanno distinzione tra: KATA ( forme ) e KUMITE (combattimento) che sono "rami dello stesso albero". Dette scuole, però, insegnano solo alcune tecniche per gareggiare trascurando il 90% del karate; altre, invece, insegnano la violenza per motivi commerciali.
La mia esperienza però mi insegna che non esiste uno stile o un'arte marziale migliore di un'altra, ma ciò che rileva è la preparazione psico-fisica di un' atleta; inoltre è utile sapere che le arti marziali possono essere praticate sia dai bambini che dagli anziani. Ci sono dei “ maestri “ che, se pur conoscendo alla perfezione lo svolgimento delle gare, tuttavia non vi hanno mai partecipato: pertanto tali soggetti non possono sapere cosa si prova in un combattimento, e parlano di difesa personale senza essersi mai trovati in una rissa da strada.
"In palestra il maestro non si tocca": ebbene questi “ maestri “ sono a mio avviso dei perfetti oratori ed ottimi commercianti.